Karma – Karman:

«Azione». La parola indica anzitutto l’azione rituale che è l’azione per eccellenza. Designa anche la legge universale di causa ed effetto secondo la quale, come esistono atti che sono incausati, così pure tutti gli atti, inclusi quelli mentali, producono una conseguenza che dovrà necessariamente fruttificare in un effetto le cui modalità dipendono dagli atti stessi. K. viene così anche a significare la somma dei risultati positivi e negativi di tute le azioni compiute in questa e nelle innumerevoli vite passate, da cui dipendono la vita presente e quelle future. Le azioni senza aspettativa di frutti sono quelle dello Yogin che, liberato dalle afflizioni che ostacolano l’agire dell’uomo comune, non danno origine a nessun risultato karmico, di conseguenza dopo l’esistenza in essere egli non rinascerà più. Così formulata, la dottrina del Karma, caratterizza non soltanto l’induismo ma anche tutte le altre religioni sorte sul suolo indiano.                                                                Tratto dall’Enciclopedia dello Yoga di Stefano Piano